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In piazza Maggiore lunedì 12 luglio proiezione del film Lettere dall’Archivio, tra gli appuntamenti più attesi della rassegna estiva “Sotto le stelle del cinema” di Bologna

Il film documentario prodotto dagli Ingegneri e Architetti di Bologna è un omaggio ai professionisti ebrei vittime delle leggi razziali

 Appuntamento lunedì 12 luglio alle ore 21.45 sotto le stelle di Piazza Maggiore, a Bologna, per la proiezione del film documentario di” Davide Rizzo “Lettere dall’Archivio”, nell’ambito della rassegna estiva “Sotto le stelle del cinema”.

Il film nasce da un progetto di ricerca promosso dall’Ordine degli Architetti ed Ingegneri di Bologna e da Comunità Ebraica di Bologna e condiviso col Tavolo Istituzionale per la Memoria del Comune di Bologna. Protagoniste le storie di Architetti ed Ingegneri espulsi o discriminati dai rispettivi Ordini Professionali a seguito delle Leggi razziali del 1938

Scenario del documentario è la città di Bologna, erede di architetture simboliche quai Villa Gotti di De Angeli e la nuova Sinagoga di Muggia, e sede di location significative come la Scuola d’Ingegneria e il Memoriale della Shoah.

Gli ingegneri e gli architetti sono a tutti gli effetti produttori del documentario avendo collaborato attivamente alle ricerche storiche. Entrambi gli Ordini professionali con soddisfazione hanno assunto un ruolo di rilievo come spiegano in questa dichiarazione congiunta l’arch. Giannelli e l’ing. Gnudi:

“Abbiamo voluto realizzare questo documentario per dare il nostro contributo all’analisi ed alla conoscenza di un periodo tra i più bui della storia del nostro Paese, quello dell’emanazione delle Leggi Razziali, ed allo stesso tempo cercare di fare i conti con il nostro passato: infatti gli Ordini, trasformati durante il regime nei Sindacati Fascisti degli Architetti e degli Ingegneri, hanno avuto la responsabilità di aver cancellato dagli albi i professionisti di origine ebraica con un semplice atto amministrativo, determinando così la loro esclusione dal lavoro e dalla vita civile, con conseguenze spesso drammatiche che sono andate ben al di là della fine del regime e della monarchia. Attraverso questo documentario vogliamo raccontare alcune storie di Architetti ed Ingegneri che sono stati inibiti all’esercizio professionale di cui abbiamo reperito la documentazione nei nostri archivi.

Ci siamo illusi per troppo tempo di essere una nazione di “brava gente”: così non è stato, almeno non per tutti, e il fatto di non essere stati in grado di confrontarci approfonditamente con questa dolorosa e vergognosa pagina del passato, come è invece stato fatto in altri Paesi europei, si è riflettuto fino ai giorni attuali nei quali assistiamo a banalizzazioni e relativizzazioni del ventennio che assecondano alcune spinte disgregative in atto da qualche anno nel nostro Paese.

Speriamo, con questo piccolo contributo, di concorrere a far crescere una piena consapevolezza di quello che è stato per far sì che non possa accadere ancora, condannando evidentemente e fermamente qualsiasi forma di discriminazione razziale, religiosa o politica, sempre in agguato anche nel tempo presente”.